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24/10/2018

#6 - TERAPIA DELLA MALATTIA RENALE CRONICA (MRC) - La Fluidoterapia




La ridotta capacità di concentare le urine, lo scarso stato nutrizionale ed il ridotto quantitativo di grasso corporeo così come la comparsa di vomito e diarrea sono tra le principali cause di disidratazione del cane e del gatto affetti da MRC. In condizioni di disidratazione, si può assistere ad una riduzione del flusso ematico al rene ed all’aggravamento della funzionalità renale, con peggioramento delle condizioni cliniche del paziente. Durante la correzione della disidratazione bisognerà prestare particolare attenzione a non somministrare eccessivi quantitativi di liquidi e si dovrà mirare anche a ripristinare l’equilibrio elettrolitico del paziente. Lo stato di nutrizione di questi pazienti è molto importante, poiché un paziente particolarmente denutrito e con ridotto tessuto adiposo, potrebbe avere una notevole ridistribuzione dei fluidi nel letto vascolare.

Il paziente iperazotemico, disidratato e in cattivo stato di nutrizione deve essere considerato come estremamente instabile, con un quadro clinico che può modificarsi molto rapidamente, anche con la comparsa di gravi complicanze. Per questi motivi, risulta di fondamentale importanza la gestione in regime di ricovero presso una struttura veterinaria che possa garantire un adeguato monitoraggio (clinico e laboratoristico) potendo questo influenzare l’esito delle terapie instaurate. La somministrazione di fluidi, da scegliere anche in base alle condizioni acido-base ed elettrolitiche del paziente, dovrà inoltre essere associata ad un protocollo terapeutico atto a controllare condizioni intercorrenti che possono comportare la perdita di liquidi, in primo luogo vomito e diarrea.

Gli stessi accorgimenti dovranno essere attuati per evitare che un paziente affetto da malattia renale cronica sviluppi condizioni di disidratazione:

  1. mantenere un buono stato di nutrizione,
  2. correggere prontamente l’eventuale comparsa di vomito e/o diarrea,
  3. lasciare acqua di bevanda a disposizione, senza alcuna limitazione.

Se un paziente affetto da malattia renale cronica non riesce a mantenere uno stato di nutrizione adeguato, non si alimenta a sufficienza e non assume regolarmente e in quantitativi corretti l’acqua di bevanda, può essere utile la somministrazione domiciliare di liquidi per via sottocutanea. Il quantitativo di liquidi da somministrare varia da paziente a paziente ed è influenzato dal quantitativo di urine prodotto, dalla assunzione di acqua di bevanda e da eventuali perdite di liquidi, causate ad esempio da vomito e/o diarrea. La scelta del fluido da somministrare è sempre a discrezione del Medico Veterinario, e dipende da molti fattori tra cui la valutazione degli elettroliti (ad esempio sodio, cloro, potassio) di cui il paziente ha bisogno. Una soluzione elettrolitica bilanciata come quella di Ringer Lattato è quella più comunemente utilizzata ed il dosaggio e l’intervallo di somministrazione del fluido dipendono dalle esigenze e dalla taglia del paziente. In ogni caso, il Medico Veterinario definirà il tipo di fluido da somministrare, il suo quantitativo ed ogni quanto tempo il paziente deve ricevere la terapia. Se il Medico Veterinario è il responsabile della frequenza di somministrazione dei fluidi e del loro quantitativo, il proprietario dovrà altresì segnalare eventuali fastidio e irrequietezza manifestati dall’animale durante la somministrazione dei fluidi, dolore nel punto di inoculo, accumulo di liquido nella zona sottocutanea prossima a quella di inoculo oppure nelle aree declivi. In base a quanto segnalato dal proprietario, il Medico Veterinario monitorerà il paziente tramite la visita clinica e l’esecuzione di esami di laboratorio.

EVIDENZE

Vi sono evidenze che il mantenimento di un corretto stato di idratazione, associato a un adeguato stato nutrizionale, riduce il rischio di crisi uremica nel gatto e nel cane affetti da malattia renale cronica. La fluidoterapia deve essere attuata esclusivamente sotto controllo Medico Veterinario.



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