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09/09/2018

#3 - TERAPIA DELLA MALATTIA RENALE CRONICA (MRC) – La dieta




La terapia dietetica è fondamentale nella gestione terapeutica del cane e del gatto affetti da MRC. Le diete formulate per cani e gatti con malattia renale cronica hanno alcune caratteristiche

  • controllo dell’apporto proteico, garantendo proteine di elevata qualità
  • riduzione del contenuto in fosforo e sodio
  • alcalinizzanti, che riducono l’acidosi frequentemente associata a MRC
  • aumento del contenuto di vitamine del gruppo B
  • aumento del contenuto in fibra
  • supplementazione di acidi grassi omega-3 polinsaturi (PUFA) e di antiossidanti

Non è corretta la considerazione secondo la quale le diete per nefropatici sono essenzialmente caratterizzate dal contenuto proteico ridotto rispetto alle altre diete; vi sono, infatti, diete formulate in modo da apportare tenori proteici anche inferiori a quelli delle diete per pazienti affetti da malattia renale, ma che ciononostante non trovano un corretto utilizzo in corso di MRC.

Alcune delle caratteristiche delle diete per malattia renale sono state valutate nel corso di prove cliniche al fine di determinarne l’efficacia nel ridurre la progressione del danno renale o il rischio di mortalità per crisi uremica nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica.

Tenore proteico

Non vi è unanime consenso su quale sia il tenore proteico ideale della dieta per cani e gatti con insufficienza renale cronica, anche se vi è condivisione relativamente al miglioramento dei segni clinici di uremia conseguente all’assunzione di una dieta per nefropatici negli stadi IRIS 3 e 4. Per i pazienti in stadio IRIS 1, non vi è consenso sull’utilità della somministrazione di una dieta per nefropatici, che viene introdotta per trattare altre condizioni patologiche eventualmente presenti (ad es. proteinuria). La teorica utilità della riduzione del tenore proteico della dieta per ridurre la progressione della malattia renale nei cani in stadio IRIS 2 non è stata dimostrata ed è aneddoticamente applicata basandosi su studi effettuati nel ratto e nell’uomo.

Prove cliniche di efficacia della terapia dietetica

L’efficacia della dieta nel ridurre le crisi uremiche e la mortalità nei cani in stadio IRIS 3 è stata dimostrata da uno studio randomizzato controllato in cieco (RCCT). I cani alimentati con una dieta per nefropatici hanno ridotto di circa il 75% il rischio di crisi uremica e del 66% il rischio di morte, rispetto ai cani alimentati con una dieta di mantenimento. I cani alimentati con dieta per nefropatici hanno anche avuto un miglioramento della qualità di vita.

In un altro studio, gatti con creatinina sierica compresa tra tra 2,0 e 4,5 mg/dL sono stati randomizzati in due gruppi, uno cui è stata somministrata una dieta per nefropatici e uno cui è stata somministrata una dieta di mantenimento; l’utilizzo della dieta per nefropatici ha ridotto il rischio di crisi uremica e di morte per cause renali. Un altro studio ha valutato la differenza dei tempi di sopravvivenza tra i gatti che assumevano una dieta per nefropatici e i gatti che continuavano l’assunzione di una dieta di mantenimento (per problemi di compliance del paziente e /o del proprietario). Anche in questo caso si è avuta una significativa differenza nei tempi di sopravvivenza tra i due gruppi: una media di 633 giorni nel gruppo alimentato con dieta per nefropatici e una media di 264 giorni nei gatti ai quali è stata continuata la somministrazione di una dieta commerciale di mantenimento.

Cambio dietetico

La sostituzione della dieta deve avvenire in tempi utili a far accettare il nuovo alimento al paziente. Un cambio dietetico eccessivamente veloce è considerato una delle principali cause di avversione al cibo, così come lo è una alimentazione forzata. L’eccessiva velocità nell’introdurre una nuova dieta può inoltre determinare la comparsa di sintomi gastroenterici quali diarrea, con rischio di disidratazione e conseguente peggioramento della funzionalità renale. La nuova dieta deve essere introdotta in percentuale crescente rispetto alla vecchia dieta, suddividendo il periodo del cambio dietetico in 4 fasi. I gatti, ed i cani con appettito particolarmente selettivo, sostituiranno la dieta in circa 4 settimane, mentre i cani che non hanno particolari pretese alimentari sostituiranno la dieta in 2 settimane

Primo periodo  

25% dieta per nefropatici + 75% vecchia dieta

Secondo periodo

50% dieta per nefropatici + 50% vecchia dieta

Terzo periodo

75% dieta per nefropatici + 25% vecchia dieta

Quarto periodo

100% dieta per nefropatici

E’ inoltre opportuno non introdurre la dieta in momenti stressanti, quali ad esempio il ricovero.

Raccomandazioni terapeutiche e medicina basata sull’evidenza

Gli studi clinici hanno dimostrato l’efficacia della dieta per nefropatici nel migliorare la qualità di vita e il tempo di sopravvivenza, e nel ridurre il rischio di crisi uremica nei cani in stadi IRIS 3 e 4 e nei gatti in stadi IRIS 2, 3 e 4. La reale utilità della dieta per nefropatici nei cani in stadio IRIS 2 non è stata dimostrata, anche se i pazienti in questo stadio che hanno iperfosfatemia possono trarre vantaggio dall’assunzione di una dieta a tenore in fosforo ridotto. Indipendentemente dallo stadio IRIS, la dieta per nefropatici trova utilizzo nei cani e nei gatti affetti da proteinuria. L’efficacia della dieta nel ridurre i valori ematici di creatinina ed urea viene solitamente valutata dopo un mese di terapia.



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