Una delle principali problematiche che si presentano per l’esecuzione dell’esame delle urine nel cane è rappresentata dalla raccolta del campione. Molto spesso viene infatti valutata come ottimale la raccolta delle urine tramite cistocentesi (raccolta diretta dalla vescica tramite siringa) e questo limita la possibilità di eseguire l’esame come screening nella popolazione a rischio di malattia renale proteinurica. Uno studio italiano (Comparison of urine protein-to-creatinine ratio in urine samples collected by cystocentesis versus free catch in dogs. Journal of American Veterinary Medical Association, 2010) ha dimostrato che la determinazione della proteinuria nel cane non viene influenzata dalla raccolta del campione effettuata per minzione, se non sono presenti infiammazioni o infezioni del tratto genitourinario. Utilizzando un apposito contenitore è quindi possibile raccogliere le urine durante la minzione ed effettuare uno screening con striscia reattiva: un esito negativo permetterà di considerare il cane come non affetto da malattia renale proteinurica
Torna alle News
