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03/12/2017

CAT - URINE SAMPLING




L’esame delle urine è di grande importanza per il corretto inquadramento di un paziente affetto da malattia renale o sospetto nefropatico. Tre sono le metodiche attuabili nella pratica clinica per la raccolta delle urine nel gatto: vediamo quali sono ed i principali vantaggi e svantaggi di ogni metodica.

  1. Raccolta per Minzione – il gatto urina spontaneamente oppure viene indotta la minzione grazie a compressione manuale della vescica. La minzione spontanea è una tecnica di raccolta delle urine perfetta, perchè non invasiva e non cruenta; certamente da preferire la minzione spontanea alla minzione per compressione vescicale, perchè può causare fastidio al gatto e determinare alcune alterazioni all’esame delle urine (ad esempio la presenza di globuli rossi conseguente alla rottura di piccoli capillari della parete vescicale). Il limite principale di questa tecnica è rappresentato dalla eventuale identificazione di batteri all’esame del sedimento urinario, che potrebbero essere presenti perchè trasportati dall’urina durante il suo passaggio attraverso l’uretra sia nel maschio che nella femmina e in vagina nella femmina. Se vengono identificati dei batteri, sarà il Medico Veterinario a decidere se è necessario effettuare un secondo esame per confermare la loro presenza (ad esempio raccogliendo le urine tramite cistocentesi). Importante ricordare che la raccolta delle urine direttamente da lettiera può frequentemente causare la presenza di batteri nel campione e tale metodica di raccolta non deve essere utilizzata se si vuole confermare oppure escludere un’infezione delle vie urinarie. Anche la ricerca delle proteine nelle urine (ad esempio tramite determinazione del rapporto Proteine Urinarie/Creatinina Urinaria – PU/CU), può essere falsata dalla raccolta per minzione spontanea; se il vostro gatto risulterà negativo alla ricerca di proteine nelle urine potrete essere certi si tratti di un vero negativo, ma in caso di positività, dovrete ricorrere ad un secondo esame per confermarla o escluderla (ad esempio raccogliendo le urine tramite cistocentesi). Non bisogna dimenticare di conservare le urine in un contenitore dedicato, facilmente reperibile in farmacia, oppure in siringa sterile e di consegnarle al Medico Veterinario oppure al laboratorio dopo massimo 2 ore dalla loro raccolta, segnalando la tecnica utilizzata per la raccolta del campione.
  2. Raccolta per Cateterismo – un catetere urinario viene inserito in vescica attraverso l’uretra. Questa metodica di raccolta non è facilmente attuabile; l’inserimento del catetere è fastidioso e richiede sedazione nella maggior parte dei gatti. Oltre alle difficoltà di inserimento del catetere, è importante ricordare che questa procedura può determinare dei falsi positivi a causa di batteri che possono essere raccolti dal catetere durante il suo tragitto in uretra e nel momento in cui viene a contatto con gli organi genitali, oppure cellule del tratto urinario inferiore. Una delle più importanti complicanze conseguenti al cateterismo in ambiente sanitario è infine da identificare nel rischio di infezione dell’apparato urinario; dei batteri possono, infatti, essere raccolti e trasportati in vescica proprio dal catetere. Per tutti questi motivi il cateterismo urinario non è una metodica utilizzata di frequente e viene utilizzato solo in particolari circostanze e con paziente sedato.
  3. Raccolta per Cistocentesi – l’urina viene raccolta direttamente dalla vescica dopo inserimento dell’ago attraverso la parete addominale. La cistocentesi offre il vantaggio che il risultato dell’esame urine non viene influenzato da batteri e cellule derivanti dal tratto uretrale o genitale e questo è il motivo per cui è la metodica preferita se vogliamo diagnosticare o escludere un’infezione vescicale (cistite) oppure delle alte vie urinarie (ureteri e reni). La maggior parte dei pazienti ben tollerano questa procedura che non richiede sedazione, potendo essere nella quasi totalità dei casi eseguita con una semplice contenzione manuale.

In conclusione, è importante ricordare che:

  1. La minzione spontanea è una valida metodica di raccolta delle urine ed ogni risultato negativo o nei ranges di normalità è da considerare reale; eventuali risultati "patologici", prima di impostare terapie, debbono essere confermati ripetendo l’esame delle urine su un campione raccolto con una tecnica diversa (ad esempio cistocentesi)
  2. Il cateterismo è una metodica di campionamento delle urine da dedicare a poche situazioni, da inquadrare ad opera del Medico Veterinario
  3. La cistocentesi, benchè spesso considerata una tecnica cruenta, è in realtà ben accettata dalla maggior parte dei gatti viene eseguita nella quasi totalità dei casi senza sedazione e dovrebbe essere considerata quale tecnica elettiva se si vogliono confermare o escludere infezioni delle vie urinarie oppure se si vuole valutare quali cellule sono presenti nel campione di urine raccolto.


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